Programma

Il programma del convegno

5 settembre: registrazione dei partecipanti e saluto di benvenuto.

Le sessioni scientifiche cominceranno la mattina di mercoledì 6 settembre e si concluderanno sabato 9 settembre.

Venerdì 8 settembre verrà organizzata la gita sociale

5 settembre

Registrazione partecipanti e saluto di benvenuto

6, 7 e 9 settembre

Giornate congressuali: sessioni scientifiche, simposi, tavole rotonde

8 settembre

Escursioni

I simposi

Qui di seguito l'elenco dei simposi già confermati e gli organizzatori. A breve l'elenco delle tavole rotonde!


Il contributo dell’acustica nello studio dell'ornitologia

(Rosario Balestrieri, Almo Farina, Gianni Pavan, Ignazio Parisi)

Wetlands and waterbirds conservation facing global change
(Michelangelo Morganti, Elisa Cardarelli)

Il remote sensing in ornitologia: stato dell'arte e prospettive
(Giacomo Assandri)

Uccelli montani e cambiamenti ambientali: adattarsi o estinguersi?
(Matteo Anderle, Riccardo Alba)

Fattori endogeni ed esogeni coinvolti nel movimento degli uccelli
(Letizia Campioni, Jacopo Cecere)

I relatori ad invito

4 prestigiosi ospiti da Svizzera, Francia e Germania introdurranno ciascuna delle giornate congressuali, scopri chi sono ed i loro profili!

Arnaud Barras

Relazione: “The ecology of Alpine Ring Ouzels and its implications in changing mountain ecosystems

Arnaud è un biologo della conservazione svizzero. Come afferma lui stesso, osserva e studia gli uccelli da più di metà della sua vita. Durante il periodo accademico presso l’Università di Berna (MSc e PhD) ha studiato l’ecologia degli uccelli di montagna, concentrandosi in particolare sul Merlo dal collare (Turdus torquatus) e analizzando vari aspetti della sua ecologia, tra cui la selezione dell’habitat, la biologia della riproduzione, i modelli di migrazione e le dinamiche di popolazione. Nel corso degli anni ha concentrato la sua ricerca sui requisiti ecologici degli uccelli di montagna e sul modo in cui i cambiamenti nell’uso del territorio e nel clima potrebbero avere un impatto sulle loro popolazioni e sulla loro distribuzione. Attualmente lavora per la Stazione Ornitologica Svizzera a Sempach (LU), all’interno del dipartimento di conservazione degli uccelli, supportando i proprietari terrieri che desiderano implementare progetti di ripristino degli habitat a favore di specie di uccelli minacciate e della biodiversità in generale, soprattutto nei terreni agricoli.

Dan Chamberlain

Relazione: “Current and future perspectives of urban bird research

Dan è attualmente professore ordinario di Ecologia presso l’Università di Torino. Dopo aver conseguito un PhD sull’ecologia del merlo presso l’Edward Grey Institute di Oxford, Dan ha lavorato per sedici anni per il British Trust for Ornithology, come Principal Ecologist for Climate Change e responsabile del settore Population Ecology and Modelling. Nel 2010 si è trasferito a Torino per svolgere ricerche sulle comunità di uccelli e coleotteri lungo i gradienti altimetrici delle Alpi italiane. In quasi 30 anni di carriera, ha prodotto un’ampia mole di lavoro sull’ecologia degli uccelli in habitat altamente modificati, in particolare terreni agricoli e aree urbane. La sua ricerca attuale si articola in due filoni principali: la valutazione dell’impatto dei cambiamenti ambientali sugli uccelli negli habitat alpini e l’identificazione dei fattori che determinano le comunità animali urbane, con particolare attenzione al legame tra stato socioeconomico dell’uomo e biodiversità.

Barbara Helm

Relazione: “Migration programs facing rapid environmental change

Barbara è responsabile dell’Unità Migrazione degli Uccelli presso la Stazione Ornitologica Svizzera, a Sempach (Svizzera), e Visiting Professor IBAHCM presso l’Università di Glasgow, nel Regno Unito. Appassionata di birdwatching fin dall’infanzia, si è dedicata fin da subito all’inanellamento e alla conservazione degli uccelli. Ben presto è rimasta affascinata dalla capacità degli uccelli migratori di tornare in tempo presso i luoghi di riproduzione. Da allora, oltre alla famiglia, ha dedicato le sue energie allo studio scientifico dell’ornitologia e dei ritmi biologici. La migrazione, che consiste nel trovarsi nel posto giusto al momento giusto, è stata al centro di questa ricerca. Ha ricoperto incarichi presso le università di Costanza (D), Glasgow (UK) e Groningen (NL) prima di trasferirsi alla Stazione Ornitologica Svizzera nel 2022, dove ora dirige l’unità di migrazione. Continua a essere affascinata da questioni fondamentali, ma si preoccupa anche della capacità degli uccelli di continuare i loro magnifici viaggi mentre noi umani cambiamo rapidamente l’ambiente globale. Per questo motivo, nella sua attuale posizione in Svizzera, studia anche gli effetti del cambiamento climatico, dell’inquinamento luminoso e dell’ecologia nei siti africani di sosta e svernamento dei migratori.

Karine Princé

Relazione: “Farmland birds conservation

Karine, francese, è una scienziata della conservazione e un’ecologa quantitativa che si occupa di conservazione applicata della biodiversità. La sua ricerca si concentra sullo studio delle risposte ecologiche della biodiversità ai cambiamenti globali e ai disturbi antropici locali, nonché all’attuazione di misure di conservazione. La maggior parte del suo lavoro si basa su dati provenienti da programmi di Citizen Science, che forniscono ampie serie di dati che consentono di condurre ricerche ecologiche su più scale spazio-temporali. La sua ricerca mira a fornire strumenti di supporto alle decisioni politiche e alla gestione per la conservazione. Dal 2019, fornisce le sue competenze alla Commissione europea (EC-JRC) su diversi argomenti, dalla modellizzazione degli indicatori di biodiversità negli esercizi di valutazione degli scenari come parte del processo politico della PAC, allo sviluppo del profilo della biodiversità urbana nelle città europee utilizzando i dati della citizen science.